Rivivi il percorso al Bivacco e al Molinetto della Croda, guarda il Reel nel nostro canale Instagram!

Guarda il reel qui!

Cosa c’è di meglio di un bel prosecchino fresco, magari accompagnato da una fettina di salame ed un pezzettino di formaggio?

Probabilmente solo prosecchino, salame e formaggio mangiati dopo una bella camminata tra le suggestive colline dove il vino viene coltivato e poi realizzato, patrimonio dell’UNESCO e conservate con cura e dedizione dai vignaioli locali.

Il percorso di oggi è davvero interessante in quanto, tolto un breve tratto, è una camminata facile ed adatta un po’ a tutti che ci porta a vedere paesaggi stupendi proprio fra i vigneti dichiarati patrimonio dell’umanita.

Si parte dal Molinetto della Croda, un carinissimo mulino vicino Refrontolo, raggiungibile comodamente in macchina o in moto, ma immerso in un mondo tutto suo fatto di pace e tranquillità – quasi fosse rimasto fermo ad un’epoca che ormai non c’è più.

Molinetto-Croda-Refrontolo

Dopo qualche foto di rito, torniamo sui nostri passi uscendo dalla stradina che porta al Molinetto, e giriamo subito a destra, prendendo la strada asfaltata che si inerpica per qualche centinaio di metri, superando un agriturismo ed alcuni spiazzi.

Entro così tanto nel dettaglio perché, purtroppo, il sentiero Marsini non è così ben segnalato e devo ammettere che abbiamo dovuto andare un po’ a tentativi per trovare la via giusta.

Dopo qualche centinaio di metri, appunto, sulla destra vediamo un ponticello, che dovremmo attraversare: appena dopo il ponticello, sulla strada asfaltata, si trova l’unico cartello che segnala il percorso.

Attraversiamo il ponte e giriamo subito a sinistra, in un sentiero poco battuto che comincia ad inerpicarsi in verticale tra gli alberi ed il boschetto, in quello che è l’unico tratto faticoso – che ci ha costretti anche ad una sosta, causa competitività tra noi due partita ad inizio percorso :D.

Dopo un primo tratto in salita, si arriva ad un incrocio: il nostro sentiero infatti continua dritto in verticale, ma viene attraversato da una stradina forestale e – da quello che abbiamo letto, entrambe portano al Bivacco Marsini.

Noi scegliamo la strada più veloce e più ripida, giusto per avere le gambe finite a giro ultimato, e proseguiamo quindi dritti.

Continuando per qualche altro centinaio di metri arriviamo al Bivacco, una casetta suggestiva attrezzata – tutt’attorno – con panche e sedie per pic-nic e grigliatine, che regala una splendida vista sulle colline e sui monti circostanti la zona, dove ci siamo riposati e goduti il meritato pranzetto.

Da qui in poi, infatti, il percorso si fa molto più dolce, con saliscendi continui ma mai impegnativi come il primo tratto appena concluso.

Riprendiamo il sentiero appena sopra il Bivacco, che da adesso in poi sarà di colore blu e giallo (tieni a mente questi colori da ora in poi), che si infila nel bosco su una stradina più ampia e battuta, e ci permette di godere di più del luogo meraviglioso in cui siamo.

Il percorso continua passando accanto ad una casa disabitata e prosegue fino alla Fattoria Sociale “La Mondaresca” (ci si arriva proprio in giardino!): questo luogo è una comunità per persone che hanno avuto qualche difficoltà nel percorso della loro vita, e sono qui per – insieme – risolvere le varie problematiche tramite quella che è la vita in una fattoria.

Si occupano di mantenere gli animali, come ad esempio le simpatiche caprette, dalle quali ricavano latte e formaggi squisiti (assolutamente da comprare!), degli orti della fattoria e di lavoretti di artigianato. Dopo aver parlato a lungo con alcuni dei membri della comunità godendo di una vista unica sulle colline del prosecco, ed acquistato un po’ di formaggio, riprendiamo il percorso con sempre qualche problema di segnaletica (per sicurezza abbiamo chiesto ai ragazzi).

Attraversato il cortile svoltiamo a destra e poco dopo, ad un bivio, nuovamente a destra, per infilarci nel vero e proprio sentiero che, da qui in poi, attraversando cantine e vigneti, si rivela più dolce e meno arduo per le gambe provate dalle salite iniziali.

L’unica difficoltà, sulla strada del rientro, è all’incrocio in cui si esce dalla strada bianca (la stradina in sassi battuti) e ci si ritrova sulla strada di cemento. La segnaletica infatti, in questo punto, lascia molto a desiderare, con frecce che indicano direzioni “creative” per non dire altro.

Ovviamente dobbiamo seguire per Molinetto della Croda e, guardando il cartello, la strada da prendere è quella che scende alle nostre spalle, sulla sinistra. Da qui in poi il percorso è tutto su strada battuta e, dopo circa qualche chilometro, ci riporta al parcheggio del Molinetto della Croda.

Indicazioni a parte, è un ottimo percorso da fare in una domenica di sole, per stare all’aria aperta, fare dell’attività fisica con la famiglia (magari – soprattutto per il primo tratto, evitando di portare bambini troppo piccoli) e conoscere anche una realtà interessante come quella della Fattoria Sociale.